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Siamo un popolo sempre più numeroso ad avere in casa un animaletto da compagnia che nella maggior parte dei casi è un cane o un gatto.
Per una buona convivenza però bisogna adottare delle piccole accortezze. Bisogna ricordare che le ciotole, le cucce, le copertine, i giochi sono tra gli oggetti più sporchi che abbiamo in casa e che, se non trattati correttamente, possono causare problemi di salute a noi ma anche ai nostri piccoli amici. Qual'è la routine igienica per evitare problemi? OGNI GIORNO bisogna lavare le ciotole dell'acqua e del cibo. Dobbiamo sempre pensare che i nostri amici con la lingua prima si lavano e poi bevono/mangiano nelle ciotole trasportando batteri ... In ogni caso, noi mangeremmo in un piatto sporco? Direi proprio di no! Allora prendiamo l'abitudine quotidiana di lavarle con acqua calda e detergente per i piatti possibilmente igienizzante. L'ideale sarebbe scegliere un detergente naturale biodegradabile per essere sicuri che non restino tracce di prodotti nocivi sulle ciotole. Personalmente sono passata dalle ciotole in acciaio inox a quelle in ceramica trovandole molto più semplici da mantenere pulite. Il calcare dell'acqua dopo un po' di tempo lasciava degli aloni sull'acciaio e non venivano più pulite perfettamente. Sulla ceramica invece non si incrosta nulla! UNA VOLTA ALLA SETTIMANA laviamo le cucce e le loro imbottiture. Questa operazione serve sia per eliminare polveri, batteri ed acari ma anche i cattivi odori che questi possono generare. Dopo aver tolto l'eccesso di peli facciamo un carico separato in lavatrice evitando di mettere ammorbidenti o detergenti troppo profumati che potrebbero infastidire i nostri amici. Se abbiamo dei giocattoli in peluche o in pezza approfittiamo per lavarli assieme. Io al normale detersivo aggiungo della candeggina delicata quasi inodore. Per una maggiore sicurezza della famiglia ricordiamoci, dopo aver lavato le loro cose, di fare una lavatrice a "vuoto" con acqua a 90° ed un bicchiere di candeggina per igienizzarla. Personalmente con queste belle giornate approfitto per mettere le cucce al sole ogni giorno per rinfrescare le coperte ed i cuscini ed eliminare eventuali piccoli parassiti. UNA VOLTA AL MESE mettiamo in lavatrice, se lo utilizziamo, il telo proteggi sedili della macchina ed eventuali collari e pettorine. Per quanto riguarda l'igiene di casa? La parola magica è: aspirapolvere! Alleata fondamentale per chi ha animali in casa. Usata quotidianamente libera i pavimenti e le superfici dai peli. Ci sono alcuni modelli in vendita dotati di spazzole e filtri specifici per i peli degli animali che raccolgono ogni minimo granello di sporcizia facilitando così le pulizie. Per il lavaggio dei pavimenti scegliamo sempre prodotti non troppo aggressivi che potrebbero far male ai nostri amici. In commercio si trovano sempre più detergenti specifici che eliminano anche gli odori. Mi raccomando non utilizzate l'ammoniaca!!! Viene scambiata per urina col rischio che poi cane/gatto ci faccia la pipì sul pavimento per marcare il territorio. Infine prendiamo l'abitudine di arieggiare casa più volte al giorno per ossigenare gli ambienti e cambiare l'aria viziata. In questo modo avremo sempre una casa pulita e profumata. I vostri amici pelosi cosa ne pensano? :-)
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Per Saperne di Più
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Mai più chiamate "moleste" a distrarci!15/5/2018 Quante volte ti capita di sentir suonare il cellulare, correre per rispondere ed alla fine era solo pubblicità? A me capita spessissimo! Il più delle volte succede proprio nei momenti meno opportuni: cellulare al piano terra ed io in soffitta, mentre sono con le mani nella macinata per fare le polpette, sotto la doccia... Credo che abbiano delle telecamere per scegliere il momento "migliore" per telefonare :-) Oltre al fatto che spesso di queste pubblicità non ce ne facciamo proprio nulla perché in quel preciso momento quel servizio non ci serve, sono pure una perdita di tempo ed anche una distrazione. Senza contare che, spesso, dopo che ti hanno interrotto durante un lavoro, o fatto fare i gradini tre a tre rischiando l'osso del collo, si è anche meno disposti ad essere carini e gentili con l'operatore dall'altra parte, rischiando di maltrattarlo, quando sta semplicemente facendo il suo lavoro. Così da un po' di tempo a questa parte ho risolto il problema alla radice scaricando un'applicazione che si chiama "Security Master". Che cos'è? E' un'applicazione per Android e per Ios che ha lo scopo di aumentare la sicurezza del cellulare analizzando il dispositivo per capirne le necessità, come la pulizia per eliminare i file inutili, ottimizzare il risparmio della batteria, raffreddare il dispositivo e scansionarlo per scovare eventuali virus (utilizza un anti virus che protegge anche il traffico dati per prevenire lo spionaggio dei dati importanti). Con i nuovi aggiornamenti è stata migliorata anche la privacy per l'utilizzo delle applicazioni facendo si che sono tu possa aprirle mediante un pin, un modello o un'impronta digitale. Inoltre se qualcuno prova a sbloccare questa applicazione sbagliandone la password, il sistema scatta un selfie all'intruso/impiccione e manda una mail al proprietario del telefono. Veniamo però alla parte interessante. Security Master, tramite rete, mentre squilla il cellulare, ti dice in diretta chi ti sta chiamando, se è un numero fisso anche da dove ed infine, per cosa. Questo sistema funziona tramite le recensioni degli utenti; se vedo squillare un numero che non conosco e che nemmeno l'applicazione conosce (ma sono veramente rari ormai), rispondo ed a telefonata conclusa l'applicazione mi da la possibilità di segnalare di chi si trattava con a margine un piccolo commento, ad esempio: società luce-gas...insistenti. Spesso troverete dei commenti degli altri utenti molto divertenti! Inoltre, col tasto "blocca", si può bloccare per il futuro la ricezione delle chiamate da quel numero. L'unica pecca che ho trovato finora? La pubblicità! Con gli ultimi aggiornamenti l'hanno aumentata parecchio. Per fortuna però non interrompe le nostre azioni e la funzionalità perché generalmente compare prima o dopo aver eseguito un'azione, ad esempio la scansione dei file inutili. Volendo, pagando € 2.49, si può avere la versione senza pubblicità., . Vediamo nel pratico come installarla. Andiamo nello store delle app e cerchiamo "Security Master", clicchiamo su "Installa" ed infine "Apri". Si aprirà una schermata di "Benvenuto" con un breve riassunto sulle funzionalità dell' applicazione; dopodiché comparirà la schermata principale con le varie funzionalità. Cliccando su "Strumenti" comparirà la funzione per vedere, qualora non fossimo arrivati in tempo ed avessimo perso la chiamata, chi ci ha chiamato, con la possibilità di bloccare le chiamate future da quel preciso numero. Che ve ne pare? Potrebbe fare anche al caso vostra questa applicazione?
Certe volte si può essere organizzati nei minimi dettagli ma ci sono degli eventi esterni che rischiano di rovinarci i piani; in questi casi la tecnologica ed il progresso possono venirci incontro con questi strumenti. p.s: Chiedo scusa a Salvatore Aranzulla che è molto molto molto più professionale di me in questi tutorial ma lungi da me rubargli il mestiere!!!
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Kaizen? Vale la pena provarci!24/4/2018 Siamo già quasi a metà anno: è tempo di bilanci.
A gennaio avevo scritto l'articolo "Chi ben comincia è già a metà dell'opera" dove si parlava dei buoni propositi per l'anno appena cominciato e come cercare di mantenerli. Le statistiche dicono che il 25% viene realizzato mentre il restante 75% viene riproposto nelle future agende. Esiste però un metodo per evitare di rimandare i nostri obiettivi: il metodo Kaizen. Questa metodologia nasce alla fine della seconda guerra mondiale quando il Giappone si ritrova in forte difficoltà e privo di risorse. Gli americani però, avendo grossi interessi economici a risollevare la situazione ed a far fiorire l'economia per poter concludere affari con loro, decidono di introdurre ed applicare questo nuovo metodo per migliorare l'organizzazione e l'efficienza delle loro aziende. Per i giapponesi diventò un punto di forza di fondamentale importanza e furono proprio loro a trovargli un nome: Kaizen (kai significa cambiamento, zen buono, migliore). Ancora oggi questo metodo continua ad essere applicato nella gestione delle aziende. Grazie però allo psicologo e professore Robert Maurer questa metodologia è diventata attiva anche per la quotidianità. Maurer ne parla nel suo libro "Un piccolo passo può cambiarti la vita", editore Vallardi, dove l'autore ci spiega che "la paura del cambiamento è fisiologicamente radicata nel cervello" e ci offre così un metodo tanto semplice quanto efficace per riuscire a raggiungere i nostri obiettivi passo dopo passo. Alla base di questo metodo c'è la costanza e la filosofia del miglioramento passo dopo passo che si possono riassumente in questi passaggi: - porsi domande facili che alimentino la nostra creatività - svolgere azioni piccole piccole ma dal risultato garantito - pensare in piccolo al fine di apprendere nuove capacità con il minimo sforzo - concedersi o concedere delle gratificazioni - imparare a riconoscere i dettagli "banali", che però fanno la differenza, che quasi tutti ignorano - risolvere ogni minimo problema anche se si sta affrontando una "catastrofe" Il metodo Kaizen prevede di intraprendere una piccola azione di cambiamento che si possa fare tutti i giorni per 30 secondi al giorno. In questo modo sarà per noi un'abitudine e non solo un dovere. L'importante è prendere coraggio ed iniziare col primo passo che dovrà essere qualcosa di quasi banale, divertente e che vada nella direzione verso la quale vogliamo dirigerci come obiettivo. Se il primo passo che scegliamo è qualcosa di molto facile, sarà più semplice essere costanti e vedere i risultati. Questo ci incentiverà ad essere costanti ed a perseverare. Qualora ci accorgiamo che tendiamo a rimandare o trasgredire vuol dire che abbiamo scelto qualcosa di decisamente troppo impegnativo per noi in questo momento. Con questo metodo non si smetterà mai di imparare e di migliorarsi; l'importante è alzare costantemente ed in maniera proporzionale il livello dell'impegno. Questo sistema è personalizzabile a qualsiasi obiettivo o buon proposito che ci poniamo e che vogliamo raggiungere e ci aiuterà a combattere la procrastinazione. Vale la pena provarci, no?
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Stocard: non potrete più farne a meno!14/3/2018 Sei anche tu tra quelli che ha il portafoglio che esplode per colpa delle numerose carte fedeltà? Non preoccuparti, esiste una soluzione! Si chiama Stocard! Stocard è un'app disponibile per Android e per ios scaricabile dallo store. Questa app permette di avere tutte le vostre card sempre a portata di mano nello smartphone lasciando a casa quelle cartacee. Come funziona? Una volta scaricata gratuitamente l'app, ti comparirà questa schermata dove andrai ad inserire la prima card. Una volta cliccato il "+", comparirà l'elenco delle carte fedeltà più utilizzate ed una barra di ricerca dove, eventualmente, potrai cercarne delle specifiche. Una volta selezionato il marchio che vuoi inserire, l'app ti chiederà se può accedere alla fotocamera del tuo dispositivo. Fondamentale dare l'ok perché in questo modo si aprirà una schermata che ti permetterà di scansionare il codice a barre presente sulla card per caricarla. Semplicissimo! Ora troverai la tua card nella schermata principale dell'applicazione. Stocard ti permette anche di fare un backup delle tue card: basta che entri nelle impostazioni dal menù in alto a destra e che crei un account. Ti consiglio di crearlo dalla tua mail anziché da Facebook perché in questo modo, se i tuoi famigliari scaricano anche loro l'applicazione, potranno usare il tuo stesso account e trovare tutte le card! Stocard ha anche un'apposita sezione dove compariranno le promozioni ed i volantini dei vari negozi, così sarai sempre aggiornato sulle iniziative in corso.
Personalmente non posso più fare a meno di quest'app che mi permette di tenere tutte le card in ordine, di non avere il portafoglio straripante, col rischio di rovinarlo. Ho anche risolto il problema di perdere alle casse un sacco di tempo a cercare la card, per poi, dopo aver pagato, gettarla alla rinfusa in borsa perché non ho il tempo di metterla subito al suo posto. Voi che sistema adottate per tenere in ordine le vostre tessere?
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8 marzo alternativo27/2/2018 L'8 marzo si festeggerà la Festa della Donna e come ogni anno milioni di rametti di mimosa verranno sacrificati per l'occasione, venduti ad una cifra con la quale ci si potrebbe quasi comprare la pianta intera, per finire pochi giorni dopo nel secchio dell'umido.
Perché non cambiare idea quest'anno e fare qualcosa di alternativo per la propria compagna, moglie, amica, sorella, mamma...? Se ci fermiamo a pensare sono sicura che troveremo moltissime cose che farebbero davvero piacere a queste donne e che ricorderebbero per molto tempo. Alcune soluzioni sono quasi a costo zero: - Regalarle il nostro tempo offrendoci di tenerle i bimbi per lasciarle una serata libera da trascorrere con il marito/compagno o con le amiche; - Regalare, a quell'amica che odia cucinare oppure che non ne ha il tempo, una bella teglia di lasagne pronte solo da mangiare o congelare; - Stirarle quel mucchio di roba ferma lì sulla sedia da un po' di tempo; - Accompagnarla a trovare quella vecchia zia che da tanto vuole riabbracciare; - Organizzarle una gita fuori porta a vedere quel museo o quel mercato del quale ci ha tanto parlato. Altre soluzioni hanno dei costi più o meno impegnativi, ma anche qui il risultato sarà garantito: - Offrirle una colazione ritagliandosi un momento per le chiacchiere; - Regalarle un vaso pieno delle sue caramelle preferite; - Regalarle un massaggio o un momento di relax solo per lei; - Regalarle la consulenza di un/una Professional Organizer che l'aiuti a riorganizzare casa, la scrivania oppure la routine delle sue giornate. Queste sono tutte alternative ai soliti regali per l'occasione ma che saranno molto apprezzati perché pensati e personalizzati. Chi sceglie di regalare un'esperienza, un'emozione o un servizio ci ha messo proprio il cuore per capire l'esigenza del destinatario. Spesso si aspetta l'occasione dettata dal calendario per fare un gesto di apprezzamento e di affetto, ma bisognerebbe ricordarsene più spesso, indipendentemente dal giorno in cui siamo, dal legame che abbiamo con quella persona e da quello che dice la consuetudine. Avete già pensato che sorpresa farle per quel giorno?
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Armadietto dei medicinali? In ordine!13/2/2018 In questi giorni non ho trovato nessuno tra i miei famigliari, conoscenti, amici o clienti che non fosse ammalato: tosse, raffreddore, raucedine, mal di gola... Purtroppo le temperature rigide non aiutano la guarigione veloce. Anche io sono stata "vittima" dell'influenza, per fortuna in modo lieve. Cercando un antidolorifico nell'armadietto dei medicinali ho preso l'occasione per organizzarlo e riordinarlo facendo anche una check list degli indispensabili che mi mancano e degli scaduti.
L'armadietto dei medicinali, a casa nostra, comprende anche integratori erboristici ed omeopatici. Quando si decide dove riporre i farmaci/integratori, per prima cosa, scegliamo l'armadietto più in alto possibile, il meno accessibile alla presa dei bambini e che sia collocato in una zona fresca di casa. Nel tempo ricordiamoci, periodicamente, di svuotare completamente il contenuto dell'armadietto, di spolverarlo e pulirlo. Durante questa operazione, prima di rimettere in ordine il contenuto controlliamo la scadenza di ogni rimedio preparando un sacchetto per quelli scaduti che butteremo nell'apposito bidone collocato fuori dalle farmacie, avendo cura di gettare l'involucro ed il bugiardino nella raccolta differenziata della carta. Importantissimo: non gettiamo i farmaci nella spazzatura quotidiana in quanto altamente inquinanti!! Durante questa operazione troveremo dei preparati prossimi alla scadenza, magari il mese successivo o comunque entro pochi mesi: prendiamo l'abitudine di scrivere su un post-it, che attaccheremo all'interno dell'anta, quali sono e la data precisa. In questo modo non dovremo aspettare fino alla prossima pulizia per eliminarli! Suddividiamo i farmaci/integratori per categorie d'uso, possibilmente all'interno di contenitori che andremo ad etichettare (molto utili per questo uso anche delle piccole cassettiere verticali in plastica o le cassette vuote in plastica del gelato): - antipiretici e antidolorifici - pomate per le contusioni o per i dolori articolari - fermenti lattici, fibre, lassativi, antiacidi - antibiotici (comprese le pomate antibiotiche) - antiallergici - multivatiminici - primo soccorso (con disinfettante, cerotti, garze e nastro adesivo, ghiaccio secco, forbici e cotone). Personalmente trovo molto utile scrivere a penna sulla scatola del prodotto l'uso per il quale mi è stato prescritto e/o consigliato e la modalità d'uso così quando serve non si perde tempo. Prima di correre in farmacia ad acquistare un nuovo farmaco o integratore per un disturbo, controlliamo nelle nostre cassette se è già presente qualche rimedio che svolga la stessa funzione, per evitare di avere doppioni che poi dovremo eliminare per la scadenza. Detto questo, ci auguriamo tutti di utilizzare il meno possibile questo armadietto di casa!
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Domotica: il futuro di casa nostra!30/1/2018 Al giorno d'oggi il tempo che si passa in casa, a causa dello stile di vita, è sempre meno. Si cerca, quindi, di ottimizzare al massimo il tempo a nostra disposizione che sia per le faccende domestiche ma anche, e soprattutto, quello a disposizione dei nostri famigliari. Oltre alla nostra organizzazione personale, esiste la domotica o home automation. Il termine "domotica" deriva da "domus", casa, unito all'aggettivo "automatica" che sta ad indicare la scienza che si interessa all'informatica applicata alla gestione della casa. Nel pratico si intende l'installazione di una centralina o di un pc che a distanza, mediante l'uso di un telecomando oppure di un pannello touchscreen, gestisce tutti gli apparecchi periferici ai quali vogliamo mandare un comando che può essere l'accensione, lo spegnimento, l'attivazione di una funzione etc. Nel particolare esiste anche la domotica assistenziale che ha come scopo quello di migliorare e semplificare la vita delle persone che hanno una disabilità oppure degli anziani soli che necessitano di un aiuto. Nello schema qui sotto ho provato a riassumere quali sono le attività che possiamo far svolgere alla nostra casa, tramite un impianto di domotica wireless, senza farlo noi fisicamente ed anche, volendo, a distanza. Leggendo tutte queste possibilità sembra di vedere le case del futuro di alcuni film; in realtà l'applicazione di questa scienza si sta diffondendo in maniera molto rapida, complici anche le detrazioni fiscali e la facile installazione nelle nostre case.
I vantaggi sono diversi: - in primo luogo si ha un risparmio energetico stimato fino al 30%: pensiamo di programmare lo spegnimento di tutte le luci ad una certa ora, di far partire gli elettrodomestici in maniera sequenziale nelle fasce orarie a tariffa ridotta, di regolare la temperatura del riscaldamento o del condizionatore in base alla nostra presenza o meno in casa. - la possibilità di controllare e gestire il tutto a distanza da smartphone o da pc. Siamo a lavoro e ci siamo dimenticati di far partire l'asciugatrice? Basta un clic! - si può installare in qualsiasi momento grazie ai comandi in radiofrequenza senza la necessità di dover fare lavori importanti di edilizia. - c'è la possibilità di memorizzare delle sequenze di attività impostando anche l'orario. Ad esempio ogni mattina alle 7 si disattiva l'allarme antifurto, si alzano le tapparelle, si accende l'impianto hi-fi. Questa è la grossa differenza con il timer presente sui singoli elettrodomestici che spesso ha una limitazione in fatto di partenza posticipata a sole poche ore, oppure non si riescono ad incastrare in sequenza diverse opzioni. Voi avete avuto già modo di testare questi sistemi innovativi nelle vostre case?
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Mudroom?23/1/2018 Mudroom o stanza del fango.
Ho scoperto di recente l'esistenza di questa stanza che si trova frequentemente nelle case del nord Europa ed ha uno scopo ben preciso: non portare acqua e fango in giro per casa! La mudroom è un' anticamera prima di entrare nelle altre stanze di casa dove ci si toglie le scarpe sporche ed i cappotti bagnati e si indossa un paio di pantofole pulite. Questo percorso viene utilizzato anche dagli ospiti i quali troveranno a loro disposizione un paio di ciabatte. In casa nostra abbiamo sempre tolto le scarpe all'ingresso per una questione di igiene e per risparmiarci un po' di lavoro sopratutto nelle giornate umide e piovose dato che, vivendo in campagna, si raccoglie sempre del fango o delle foglie. Questa scelta di famiglia, nel nostro caso, la rispettiamo solo noi e non imponiamo nulla ai nostri ospiti. Trovo che siamo ancora una minoranza ad avere quest'abitudine e spesso veniamo considerati come maniaci della pulizia ma ho fiducia che piano piano si estenderà sempre a più famiglie e diventerà una cortesia reciproca. Inoltre andassi a casa di qualcuno e mi venissero offerte delle ciabattine non mi offenderei per nulla, anzi mi sentirei onorata di adeguarmi anche io a quella che è un'abitudine riservata alla famiglia. Questo sistema presenta numerosi vantaggi oltre che all'igiene in generale ed al mantenimento delle superfici pulite più a lungo. Per esempio chi ha il parquet a terra elimina il rischio di rigarlo con eventuali sassolini sotto le scarpe; quando piove non si rischia di scivolare con le gomme umide; se ci sono bimbi piccoli che gattonano c'è una maggiore serenità nel saperli sul pulito; rifacendo il letto posso tranquillamente appoggiare a terra coperte e lenzuola perché certa che non ci siano sorprese. Poi vogliamo mettere la comodità di levarsi le scarpe per mettersi un bel paio di pantofole oppure per rimanere scalzi? Personalmente per me è un piccolo rito che mi fa subito rilassare e sentire a casa. Ma come si attrezza una mudroom? Basta davvero poco per crearne una anche in spazi ristretti ma comunque efficiente! Gli elementi fondamentali sono: - una panca o cassapanca per sedersi e levarsi le scarpe comodamente. La cassapanca ha il vantaggio che può contenere le pantofole pulite ma anche le scarpe. Un consiglio è quello di dividere lo spazio all'interno: da un lato impilate le ciabatte, dall'altro stendete un tappetino assorbente, di quelli che si usano per gli animali, e sopra ci mettete le scarpe se sono ancora umide. - un tappeto abbastanza grande, antiscivolo e soprattutto lavabile in lavatrice. Tenetene un altro pronto di scorta così ne avrete sempre uno pulito per i cambi - un portaombrelli - un appendiabiti meglio ancora se aperto anziché chiuso ad armadio così i giubbotti, se sono umidi o bagnati, si asciugano senza creare umidità - se volete nelle vicinanze potete mettere un tavolino oppure una mensola dove appoggiare le cose che si hanno in mano quando si rientra tipo la borsa oppure le chiavi - se avete animali trovate un angolino dove tenere a portata di mano delle salviette umide ed un asciugamano per pulirli dopo la passeggiata - infine se c'è lo spazio mettete uno specchio così potrete darvi un'occhiata prima di uscire di casa e dare gli ultimi ritocchi a sciarpa e cappello Sul mio profilo Instagram casadolcecasa_organizer ne trovate l'esempio. Com'è la vostra mudroom? La trovate utile?
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Family management...per la spesa16/1/2018 Dopo mesi e mesi di sperimentazione finalmente posso dire che funziona! Che cosa? Fare la spesa "grossa" una volta al mese.
Prima andavo a fare la spesa una volta a settimana prendendo un po' di tutto quello che mi serviva, che mi sarebbe potuto servire ed anche cose inutili, spinta magari da una promozione o da una pubblicità accattivante. Ad un certo punto però mi sono ritrovata sempre più spesso con generi alimentari che stavano per scadere o cose inutilizzabili senza contare il conto salato alle casse. Mi sono fermata a chiedermi come mai capitava questo: l'unica riposta valida che sono riuscita a darmi è che ogni volta che entravo in un supermercato per comprare le cose scritte sulla lista uscivo con degli articoli che non erano in programma perché non ricordavo bene se ne avessi ancora in dispensa o cosa avessi intenzione di cucinare. Ho così iniziato a pianificare i pasti di tutta la settimana la domenica sera, lasciando un foglio scritto a disposizione della famiglia. Ho iniziato a tenere il conto del consumo mensile di ogni articolo a medio-lunga conservazione (per esempio 5 barattoli da 750 ml di salsa di pomodoro, 7 pacchi di pasta da 500 gr, 3 pacchi di riso da 1 kg...)su un'agenda preposta a questo uso, annotando tutto scrupolosamente. Dopo un paio di mesi sono riuscita ad avere un elenco preciso di quelli che sono i nostri acquisti con rispettive quantità. Ho preparato l'elenco definitivo seguendo l'ordine delle corsie del supermercato dove vado abitualmente. Ogni fine mese prendo in mano questo vademecum e comincio a vedere per ogni articolo scritto quanti pezzi mi restano (se restano) in dispensa e di conseguenza annoto sulla lista della spesa quanti ne devo acquistare per affrontare il mese che sta per iniziare. Poi, una volta a settimana, vado al supermercato con una mini lista che rispetto rigorosamente con scritti sopra soltanto i freschi (latte, frutta, verdura, formaggi freschi, uova) o lo stretto necessario per preparare qualche ricetta particolare. Con questo metodo ho ottenuto diversi risultati molto positivi: -risparmio perché sono parecchie corse in meno al supermercato tenendomi lontana dalla tentazione di acquistare cose in più superflue; -ho sempre sott'occhio le quantità della dispensa e quindi ho azzerato i prodotti scaduti; -quando ci sono delle vere offerte convenienti faccio scorta famiglia in modo da essere coperta per ben più di un mese; -perdo molto meno tempo al supermercato ogni settimana, prendendomi invece il tempo necessario una volta al mese per riempire per bene il carrello; Provare per credere :-) Voi avete trovato qualche altro metodo interessante per fare la spesa?
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Buon anno!
Quale detto migliore di questo per cominciare bene questo 2018? L' anno nuovo che inizia può suscitare nelle persone due tipologie di sentimenti: da un lato abbiamo chi trova in questo inizio grande motivazione e sprint per partire, dall'altro invece può generare ansia verso il nuovo e verso qualcosa che ci sembra l'inizio di una serie di fatiche ed impegni. In realtà quello che è cambiato è solamente il calendario. Noi continuiamo con le nostre attività, superando gli ostacoli ed i problemi di sempre ricordando che lungo il cammino alcuni si risolvono ed altri si aggiungono, ma in fin dei conti non è molto diverso dall'anno precedente salvo per quello che ci riserverà. Come superare questa incertezza verso il nuovo o come sfruttare questa forte spinta ad agire che sentiamo? Innanzitutto mettiamo via gli addobbi natalizi per concludere un periodo che profuma di ozio e vacanza: lasciarli in bella mostra troppo a lungo dopo la fine delle festività ci lascia in qualche modo legati a quel periodo appena trascorso, invece dobbiamo già essere mentalmente proiettati verso il futuro ed i giorni che verranno. Facciamo il punto della situazione sull'anno appena trascorso rivedendo quali erano gli obiettivi che ci eravamo fissati e se li abbiamo raggiunti o meno. Se non ci fossimo riusciti, soffermiamoci a riflettere su cosa sia andato storto per evitare che questo accada di nuovo quest'anno. Stiliamo l'elenco dei propositi per l'anno nuovo e iniziamo a programmare in agenda tutte le date importanti che non dobbiamo scordare o gli eventi da programmare: ci sono delle visite di controllo da effettuare? Le vacanze estive da prenotare? Facciamolo subito! In questo modo avremo meno stress durante l'anno e prendendoci in tempo più opportunità di scelta. Ci sono delle attività che odiamo svolgere e che rallentano la nostra routine quotidiana? Troviamo una soluzione! Per esempio se ti ritrovi sempre ad un'ora dalla cena senza avere la minima idea di cosa cucinare, prepara una tabella la domenica sera per la settimana a venire con scritti tutti i pasti che andrai a cucinare. In questo modo ti organizzerai meglio con la spesa e ti sentirai quasi in "obbligo" di rispettare questa tabella di marcia così non perderai tempo a cercare alternative. Iniziamo l'anno già stanchi e stressati? Ecco un buon proposito che non può mancare: inserire in agenda i momenti di relax: saranno fondamentali per rigenerarci! Voi come avete iniziato il vostro 2018? :-) |