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Stirare che passione...!28/6/2017 C'è una faccenda domestica che viene spesso rimandata di giorno in giorno creando grandi sensi di colpa. Qual'è? Lo stiro. Ogni volta che parlo con conoscenti, amici e clienti, lo stiro è il cruccio di tutti. D'inverno perché "nella stanza dove stiro fa freddo", in estate " ma vuoi mica che mi faccio la sauna" ed il resto dell'anno "ho rimandato perché erano solo due cose".
Così ci si ritrova con la montagna di panni da stirare. Si tocca il fondo nel momento in cui ci serve un indumento e lo peschiamo dal cestone da stirare con annesse grinze. Ci sono parecchie cose che si possono evitare di stirare per evitare sprechi di tempo ed energia come l'intimo, gli asciugamani, i jeans, alcune magliette, certe tovaglie. Il resto delle cose necessita però di una "passata". Esistono però degli accorgimenti per evitare di passarci le giornate intere. Innanzitutto quando togliamo la biancheria dallo stenditoio oppure dall'asciugatrice dividiamo già quella che andrà stirata da quella che basterà piegarla e riporla nel guardaroba. Gli indumenti da stirare non gettiamoli appallottolati nel cesto da stirare ma pieghiamoli velocemente e impiliamoli uno sopra l'altro, così che anche col peso i vari capi si appiattiscano un po'. Quando dobbiamo mettere ad asciugare le camicie (uno degli indumenti più incriminati quando si parla di stiro) posizioniamole già sulle stampelle che appenderemo allo stenditoio. Eviteremo un sacco di pieghe nuove date dalle mollette. Stendiamo la biancheria con attenzione: metà del segreto è tutto lì. Spesso ci accorgiamo dopo aver disteso bene le fibre con le mani ed evitato di piazzare le mollette dove poi si vedrebbe il segno, che metà del lavoro è già stato fatto. Durante lo stiro teniamo vicino a noi uno spray a base di amido (ce ne sono in commercio anche senza gas che evitano dispersioni inutili di prodotto per casa). Questo ci aiuterà con quelle grinze più difficili da eliminare senza sudare sette camicie. La regola d'oro però è quella di non accumulare. A livello mentale sarà sempre più difficile approcciarsi ad una pila di indumenti che continua a crescere piuttosto che a 2/3 capi soltanto. I capi inoltre se stirati subito dopo essere stati ritirati dallo stenditoio mantengono un buonissimo profumo di detersivo che rinfrescherà anche il guardaroba quando andrete a riporli; al contrario invece, se vengono stirati settimane dopo hanno perso tutta la loro freschezza. Per aiutarci a non accumulare, se ne abbiamo la possibilità, troviamo un angolo di casa dove lasciare aperta l'asse da stiro col ferro già pronto sopra ed il cestone in parte: questo ci aiuterà ad affrontare subito il lavoro che ci aspetta senza procrastinare con la scusa che dobbiamo preparare tutta l'attrezzatura. Buon stiro a tutti!
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A misura di Fido!21/6/2017 Da quando abbiamo le nostre amate cagnoline le vacanze si studiano in base alle loro esigenze (sì, sono leggermente viziate). Pertanto che si dica che ormai tutti sono "pet friendly" che tutti li ospitano volentieri e che possono entrare ovunque, a conti fatti non è realmente così.
Purtroppo ci sono ancora degli alberghi e degli appartamenti che specificano "no animali" oppure che se ci permettono di portarli con noi, chiedono dei contributi giornalieri per cane piuttosto alti. Durante le nostre ricerche ci è capitato di trovare anche dei villaggi turistici dove si poteva portare il cane ma non poteva entrare nell'area ristoro. Fin qui tutto bene se non fosse per il fatto che in basso nel contratto c'era una postilla piccola piccola che specificava che il cane non poteva rimanere solo nel bungalow. Allora noi non mangiamo più? Al ristoro non lo posso portare e nel bungalow non lo posso lasciare. Misteri dei misteri. Quindi facciamo molta attenzione a leggere ogni piccolo punto sui contratti così da non trovarci con delle sorprese. Se ci spostiamo in macchina dobbiamo fare diverse pause per far sgranchire i nostri amici e dare loro da bere, soprattutto se fa caldo. Dopo varie esperienze abbiamo visto che nel nostro caso la soluzione migliore è affittare una villetta indipendente con giardino recintato ad uso esclusivo. Questo porta con sé numerosi vantaggi per il nostro amico a quattro zampe. Innanzitutto può passeggiare e giocare all'aria aperta tutto il giorno, può fare i suoi bisogni ogni qual volta ne sente la necessità, non c'è la paura di scontri con altri animali e tanto meno che ci scappi. Inoltre qualora andiamo al mare e non dovessimo trovare una spiaggia adatta per i nostri amici, potrà tranquillamente rimanere un paio di ore nel suo nuovo giardino. Se invece preferite la soluzione hotel o residence assicuratevi che dispongano di un parco o di un giardino abbastanza grande dove portare fuori i vostri amici regolarmente durante la giornata. Informatevi inoltre se dispongono già in loco di ciotole e cucce per il loro pernottamento. Assicuriamoci prima di partire che il nostro amico abbia tutte le vaccinazioni necessarie perché verrà sicuramente a contatto con altri animali durante la vacanze. Informiamoci anche se nelle vicinanze del posto dove soggiorneremo ci sia una clinica veterinaria per eventuali emergenze. Infine è bene che il nostro amico abbia attaccata al collarino la medaglietta di riconoscimento con il suo nome ed i nostri numeri di telefono nell'evenienza che dovesse allontanarsi da noi. Cosa metto nella borsa di Fido? - sacchetti per la raccolta dei bisogni - guanti monouso (non si sa mai) - spazzola/pettine per la toelettatura - salviette detergenti - giochini - ossa e biscottini - il suo cibo - il suo cuscino (si ambienterà più facilmente nella nuova sistemazione) - libretto veterinario - eventuali farmaci che prende Abbiamo tutto? Voi aggiungereste altro?
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Hai pronto il cestino?15/6/2017 Che bei ricordi... Quando ero bambina nel bagagliaio della macchina di papà c'era sempre un plaid a quadretti ripiegato. A cosa serviva? Serviva per i picnic e le merende in mezzo ai prati la domenica pomeriggio. In questi giorni riflettevo che da grandi si perde quest'abitudine colpa del fatto che si ha sempre poco tempo, che si esce per andare a fare una passeggiata o per fare sport oppure dello shopping. Così ho deciso che nella mia macchina ci sarà il plaid a quadri per riprendere questo momento gioioso con la mia famiglia.
COME ORGANIZZARE IL NOSTRO PICNIC? Per prima cosa diamo una sbirciata al meteo (anche se sappiamo non essere proprio attendibile) così evitiamo di prenderci un bell'acquazzone. In ogni caso un ombrello in macchina ci sta sempre bene. Facciamo la lista degli ingredienti che ci serviranno e andiamo al supermercato. Cuciniamo, la sera prima così al mattino saremo pronti per la partenza, cibi che si possano mangiare freddi e se possibile con le mani (tramezzini, panini, torte salate, spiedini di frutta). Prepariamo una bella tovaglia cerata che ci isolerà dall'umidità del suolo sul quale stenderemo il nostro mitico plaid, sicuramente più confortevole. Ricordiamo che ci serviranno anche: tovaglioli di stoffa (così non volano via), piatti e bicchieri possibilmente non usa e getta sia per evitare inquinamento inutile sia perché se c'è un po' di vento siamo sicuri che non volano via, un coltello ed un cavatappi. Quando prepariamo il cestino per il nostro picnic (oppure una borsa frigo) disponiamo gli alimenti già nell'ordine in cui andremo a mangiarli: ad esempio mettiamo in fondo i contenitori con la frutta ed i dolci e lasciamo in alto quelli con le torte salate che saranno il nostro antipasto. Le bibite dato che sono più pesanti disponiamole a lato oppure in una borsa separata. Se possibile prepariamo già delle monoporzioni così ognuno avrà il proprio contenitore già pronto, questo soprattutto per i primi ed i secondi. Portiamo anche dei sacchetti per la raccolta differenziata per gettare le bottiglie e le bucce di frutta e verdura. Il picnic sarà un momento di divertimento quindi non potranno mancare il frisbee, il pallone ed i giochi da tavola. Ricordiamoci però che siamo all'aria aperta e quindi nella nostra borsa non mancheranno la protezione solare, il gel igienizzante per le mani, il repellente per gli insetti e la cassetta del pronto soccorso. Ultimo consiglio, ma non meno importante, carichiamo per bene la batteria dei cellulari perché dovremo fare tantissime foto ricordo del nostro splendido picnic!!!! Ho dimenticato qualcosa?
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On the road!7/6/2017 L'idea per scrivere questo post mi è stata suggerita da Piera.
Piera è la mia amica che potrei tranquillamente soprannominare "Mary Poppins". Nessuno riesce ad infilare così tante cose in valigia in maniera organizzata come lei. Viaggiando molto spesso (anche in motocicletta) ha escogitato moltissimi trucchetti per ridurre l'ingombro delle cose e poter avere con sé tutto ciò di cui ha bisogno. Così ho riflettuto sull'argomento, ho fatto alcune prove pratiche e preparato un vademecum dei punti salienti per organizzare un bagaglio dalle dimensioni contenute ma ben fornito. - Guardiamo le previsioni meteo della località dove andremo a soggiornare per le giornate che ci interessano; - Prepariamo una lista delle cose che ci servono. Mi raccomando: che ci servono VERAMENTE; - Prepariamo sul letto gli indumenti, le scarpe e gli oggetti che ci serviranno mettendo da parte quelli che si stropicciano o che sono più delicati così da poterli riporre nella parte superiore; - Se la nostra valigia presenta sul fondo della struttura dei solchi, riempiamoli con intimo, calze, caricabatteria, phon, cinture arrotolate; - Noi femminucce facciamo attenzione alle coppe dei reggiseni o dei costumi che se lasciate vuote potrebbero rovinarsi col peso degli altri indumenti: riempiamole con calze o mutande; - Arrotoliamo, come fosse sushi, i vari indumenti facendo molta attenzione a piegarli prima per bene, così non saranno stropicciati al nostro arrivo (se vogliamo possiamo chiudere questi roll nelle calze); - Se avete necessità di portarvi dietro asciugamani o accappatoi optate per quelli in microfibra: occupano molto meno spazio e sono più leggeri; - I prodotti per l'igiene riponeteli all'interno di sacchetti di nylon chiudendo molto bene le confezioni, Questo eviterà, se ci dovessero essere perdite, di macchiare tutti gli indumenti. Capitolo a parte se si viaggia in aereo: i liquidi devono essere trasportati all'interno di apposite buste con chiusura ermetica (massimo 20x20 cm), in flaconi che non superino cadauno i 100 ml per un massimo totale di 1 litro. Conviene scegliere dei prodotti già nelle minitaglie così non porteremo pesi inutili; - Ogni paio di scarpe chiudetelo in una busta di plastica oppure in un sacchetto apposito per motivi igienici. Ricordiamo che anche l'interno delle scarpe è un ottimo posto per riporre degli oggetti; Aspetto anche i vostri preziosi consigli per completare l'elenco e buon viaggio a chi è in partenza :-)
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Ritagli di tempo3/6/2017 Procrastinare è come utilizzare una carta di credito: ci si diverte molto fino a quando non arriva il conto” (Christopher Parker) Quante volte ci capita di rimandare qualcosa? Può essere un appuntamento, una telefonata, un lavoro, una commissione. Si rimanda qualcosa per diversi motivi ma i due principali generalmente sono perché: - quello che dobbiamo fare non ci piace... - pensiamo che ci porterà via troppo tempo e quindi che non sia il momento adatto per farlo. Per il primo punto ci resta poco da fare. Non credo che esistano consigli che ci possono illuminare e ci possano far apprezzare qualcosa che non sopportiamo. L'unica cosa che ci deve rassicurare è che non si tratta di pigrizia!! Infatti ci sono degli studi in corso dove degli scienziati affermano che quando dobbiamo fare qualcosa "che proprio non ci va" si attivano due aree del cervello antagoniste: la parte razionale ci elenca i buoni motivi per i quali dovremmo farla; la regione che regola l'istinto e le emozioni invece, ricollega la situazione a qualcosa di spiacevole e si attiva un allarme che ci dice di starne lontani (detto in termini molto spiccioli e poco medici). Insomma dentro la nostra testa abbiamo i famosi Dottor Jekyill e Mr. Hyde. Fin qui coscienza apposto allora dato che non è proprio del tutto colpa nostra questo procrastinare. Possiamo essere ottimisti invece qualora ci capiti di rimandare qualcosa pensando di non avere abbastanza tempo perché c'è una soluzione: iniziamo a cronometrare le nostre attività! Facciamo un esempio. Oggi fra le tantissime cose da fare avrei intenzione di pulire il frigo ma sono convinta che sia un'attività che mi porterà via molto tempo. Quindi adesso non lo faccio perché fra poco devo uscire, in pausa pranzo no perché mi resta solo mezz'ora ed è inutile cominciare un lavoro se non lo posso finire, stasera neanche perché ho delle persone a cena e non potrò mica farmi trovare nel bel mezzo delle pulizie? In realtà, se noi cronometriamo quanto ci impieghiamo a fare questa attività, restiamo a bocca aperta: 15-20 minuti al massimo. Arriviamo a 40 minuti se ci occupiamo anche del congelatore. Questo discorso vale per tutte le faccende domestiche e le attività del nostro ménage famigliare. Per risolvere il problema teniamo un quadernino dove, ogni volta che svolgiamo un'attività, annotiamo le tempistiche. Ben presto ci renderemo conto che spesso è solo una questione mentale, è solo l'idea di cominciare qualcosa a frenarci. Una volta capite le tempistiche riusciremo a sfruttare tantissimi tempi "morti", quei momenti di attesa tra un impegno e l'altro. Rimandare le attività purtroppo ci porta ad accumulare un sacco di faccende e di cose da fare generando una sorta di ansia perché poi non riusciamo a gestirle o ad eseguirle bene come vorremmo. Ci riduciamo a farle magari frettolosamente solo per toglierci un peso dalla coscienza. Iniziando ad organizzarci in questo modo invece trarremo una grandissima gratificazione personale perché ci sentiremo padroni del tempo e della nostra vita. Saremo noi ad organizzare le nostre attività in base alle nostre scadenze e guadagneremo anche del tempo libero per noi stessi. Buon cronometraggio a tutti! Sono curiosa di sapere cosa scoprirete con questa esperienza :-) |